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Qualcuno ha detto decluttering?

La casa rispecchia quello che siamo, il nostro stato d’animo e mentale. Una casa in ordine ci aiuta a ridurre lo stress e ad essere padroni di quello che ci circonda.
Qualcuno ha detto decluttering?

Ammettiamolo, tranne in rare (rarissime) eccezioni, siamo quasi tutti degli accumulatori seriali. Compriamo, utilizziamo e facciamo fatica a liberarci della maggior parte dei prodotti, perché ‘non si sa mai’ oppure ‘ancora una volta e poi me ne libero ’. Eppure gli anni passano e quanti di quei prodotti sono effettivamente stati riciclati/donati/buttati? Se ci stai pensando allora è il momento di intervenire.

Serve una sana terapia d’urto. Non per essere drastici, ma i benefici nel sistemare tutti quegli scaffali che non riesci più a guardare (perché non sai dove mettere le mani) sono molteplici.  In particolare, in questo articolo, ci concentreremo sulla cucina, la stanza che inevitabilmente viviamo maggiormente e che di conseguenza diventa il posto perfetto dove accumulare oggetti di tutti i tipi.

Bene, incominciamo:

Prima regola: iniziare con la giusta motivazione.

È essenziale, come in ogni cosa, la motivazione. Bisogna guardarsi intorno e ricordarsi che siamo lo specchio della nostra casa e quindi anche della nostra cucina.

Avere un piano.

Svuotare tutti i cassetti e definire già in che modo disporre i prodotti, magari cambiando in alcuni casi l’ordine che si è sempre adottato. Può sembrare superfluo, ma cambiare la disposizione dei mobili, degli oggetti (..) aiuta a sentirsi in un posto rinnovato e fresco a costo zero.

Eliminare tutti gli oggetti superflui:

  • Piatti, bicchieri, tazze e tazzine ormai sbeccati o rovinati.
  • Addio ai coltelli che non tagliano nonostante il tentativo di affilarli e ai taglieri troppo rovinati.
  • Strofinacci ormai usurati, tovaglie macchiate o addirittura bucate, tovaglioli spaiati (etc.): si possono strappare e riutilizzare come panni per pulire. 
  • Via tutti i mestoli in legno ormai anneriti, utensili in silicone rotti. Non servono e per una questione di igiene è sempre meglio rinnovarli.
  • Contenitori in plastica ormai deformati e senza coperchio. Eliminarli e iniziare a utilizzare prodotti in vetro o in acciaio, decisamente più resistenti e sostenibili.
  • Tutto quello che non è mai stato utilizzato (utensili, elettrodomestici…) è un bellissimo regalo per chi sappiamo lo utilizzerebbe al meglio.

Pentole e Padelle: tenere o no? È il momento di separare tutti gli strumenti di cottura per materiale.

Per l’antiaderente la prima cosa da domandarsi è: da quanto ce l’ho? Se sono passati più di 5 anni dall’acquisto, allora è arrivato il momento di verificare le condizioni delle nostre padelle.

Se sono graffiate, il rivestimento è annerito o pieno di macchie e in alcune parti è addirittura mancante il rivestimento, è bene lasciarle andare (anche se non sono passati 5 anni).

Per il rivestimento antiaderente è molto importante utilizzare gli utensili corretti – in legno o in silicone - e quando si mettono il lavastoviglie prestare molta attenzione alla loro posizione: i cestelli, se non coperti completamente da un rivestimento che ne impedisce i graffi, possono potenzialmente danneggiare l’antiaderenza del prodotto.

Il pericolo per le nostre padelle non finisce qui, infatti bisogna prestare attenzione quando vengono riposti negli scaffali e adottare dei salvapadella, che sono un ottimo strumento per impilarli evitando quei fastidiosi graffi da sfregamento.

Non sai cosa fare con tutte quelle padelle rovinate che quasi quasi le rimetti negli scaffali e ci penserai dopo? Fermati, è molto semplice: se la padella o la casseruola è di dimensione ridotte, generalmente basta inserirla nel cassonetto della raccolta del metallo.

Al contrario, se ha grandi dimensioni, il corretto smaltimento è presso un’isola ecologica dove verrà smistata e successivamente riciclata. È necessario, però, controllare sempre le indicazioni del servizio rifiuti del proprio Comune.

Con l’acciaio è tutta un’altra storia. La domanda è sempre la stessa: da quanto ce l’ho? A questo punto se la risposta è ‘non lo so’ puoi darti una pacca sulla spalla perché hai fatto un ottimo lavoro e un ottimo acquisto. Una pentola in acciaio può essere per sempre e non ha bisogno di essere cambiata periodicamente. Questo non vuol dire che le puoi direttamente riporre.

Prendiamoci cura di quello che possediamo e se sono presenti degli aloni, macchie sul fondo, nessun problema: mettere il detersivo sopra una paglietta abrasiva e, con un po' di olio di gomito, sarà come nuova. Se le macchie persistono, basterà utilizzare dei prodotti specifici per l’acciaio o del semplice limone con del bicarbonato se si predilige un rimedio casalingo. Queste macchie sono causate o dall'amido rilasciato dagli alimenti o dai minerali presenti nell' acqua che viene utilizzata per la cottura o direttamente dal sale.  È comunque bene sapere che è possibile utilizzare le pentole anche in presenza di queste macchie, che non pregiudicano in alcun modo l’utilizzo e non rilasciano nessuna sostanza nociva.

Per quanto riguarda l’eventuale e remota possibilità di dover smaltire uno strumento di cottura in acciaio, basterà rileggere quanto specificato per le padelle antiaderenti. Stessa prassi, stessa semplicità.

Fallo per te: questa è forse la regola più importante. Se sei arrivato/a alla fine di questo articolo allora probabilmente senti che è arrivato il momento di fare ordine, non solo in cucina, ma anche dentro di te. Come detto al primo punto, la casa rispecchia quello che siamo, il nostro stato d’animo e mentale. Una casa in ordine ci aiuta a ridurre lo stress e ad essere padroni di quello che ci circonda, consapevoli di dare il giusto peso ai nostri investimenti; ci insegna a riconoscere gli angoli di casa e ad apprezzarli e ci aiuta a fare posto al futuro chiudendo i cassetti del passato. Inoltre, grazie agli strumenti giusti, puliti e in ordine, è più facile garantire sicurezza alimentare a noi stessi, la nostra famiglia e ai nostri amici.

L’ordine non deve essere un’ossessione, ma un momento di equilibrio e di piacere. L’importante è sbloccare il punto 1 e poi, da lì, si aprirà un nuovo mondo.

Ecco una breve mappa per aiutarti a capire come e se è necessario smaltiere i tuoi strumenti di cottura: 

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